mercoledì 30 aprile 2014

Arcipelago Uomo - Prologo


Il cadavere rimuginava sulla vita. Non sulla sua, come ci si aspetterebbe, ma sull'argomento vita in generale. Massimi sistemi insomma.
Bloccato nelle acque scure e limacciose tra i legni di una bricola piantata non lontano dal forte San Pietro, costruito per proteggere la bocca di porto di Malamocco a fine 1600.
Avrebbe aspettato che qualche corrente lo liberasse.
In inverno le correnti della laguna di Venezia sono piuttosto forti e lo avrebbero portato a galla presto. Almeno lo sperava.
Il mare prende, il mare restituisce. Una frase di suo nonno prima, di suo padre poi; ora congelata tra le sue labbra dischiuse dal freddo della morte e di quelle acque.
Così ammazzava il tempo con la filosofia.

venerdì 25 aprile 2014

Sciamanesimo


In piedi su un sasso.
Un eufemismo direi per descrivere questa formazione rocciosa monolitica di almeno centocinquanta metri a strapiombo sul mare in mezzo a quel nulla, denominato dalla cultura occidentale: oceano pacifico.
"Il sasso" lo chiamano i pescatori di questo isolotto.
Non che conosca la loro lingua, si intende; ne tantomeno che loro conoscano la mia.
Me lo ha detto la guida.
Che sfortunatamente non é piú con me. Di barche che arrivano qui ce ne sono due l'anno, quando va bene, per cui nessuno sarebbe disposto a portare chichesia senza la garanzia del ritorno.
Onestamente io stesso non sarei arrivato fin qua se avessi solo ricordato quanto la sfiga possa essere bastarda.

mercoledì 23 aprile 2014

DOLCE: Il giustamente fighetto


Via Tripolitania 4
06 8621 5696

Nato sulle ceneri di una pasticceria, Dolce è un locale unico nel suo genere. Uno di quelli che ti aspetteresti di trovare a New York.
Come il nome suggerisce il suo punto forte sono i dolci. Non a caso in bella vista sulla destra dell'entrata c'è una cucina a vista in cui si preparano esclusivamente dessert di tutte le tipologie. Il locale è strutturato su due piani.
Il primo con divanetti e sofá, il secondo con forno a vista e tavolini x la cena. Decori e disegni richiamano alice nel paese delle meraviglie.
Il tutto in salsa bicromatica bianca e nera.
Impossibile non ricavarne un locale dallo stile fighetto in cui bisogna prenotare in anticipo per evitare brutte, scontate, sorprese.

lunedì 21 aprile 2014

Arcipelago Uomo - Un'introduzione

Dedicato a ScarpeUstre

 


"Nessun Uomo é un Isola"





Inizia con questo post il progetto "Arcipelago Uomo", una blognovel o come si sarebbe detto un tempo: un romanzo d'appendicefeuilleton. Tanti termini per definire in effetti un semplice romanzo a puntate. Un tempo pubblicato alla fine di quotidiani o mensili ed oggi che assume una realtà 2.0.
Sebbene denigrato e considerato un sottogenere narrativo esso ha ospitato nomi illustrissimi come Dumas, Balzac, Salgari, Collodi e in tempi più recenti Lovecraft e Howard.

Lungi da me l'idea di arrivare anche solo lontanamente a certi mostri sacri, in questa sezione sarà pubblicata a cadenza domenicale (come si faceva da tradizione), un capitolo di questo thriller ambientato a Venezia.
Con la speranza che vi piaccia aspetto commenti e suggerimenti.

PS
Mi sono accorto che c'erano dei filtri per i commenti e che alcuni miei lettori hanno avuto problemi. I filtri sono stati tolti.

Matrix e l'effetto Placebo

L'Omeopatia è una pratica di medicina alternativa non riconosciuta ufficialmente. Semplicisticamente parlando uno dei metodi su cui si basa l'omeopatia è la teoria della "Memoria dell'Acqua". L'acqua allo stato liquido manterrebbe, secondo questa tesi, il ricordo delle sostanze con le quali è venuta a contatto. Disciogliendo quindi un principio attivo nell'acqua questa manterrebbe le proprietà del principio stesso anche se lo diluissimo migliaia di volte. Ovviamente per la fisica e la chimica questa soluzione omeopatica (appunto) non è altro che acqua pura.
A questo punto per misurare la validità di questa, come di altre medicine alternative, occorre fare degli studi comparativi tra pazienti affetti da diverse malattie e curati con metodologie diverse. Un terzo con metodi tradizionali, un terzo con omeopatia, un terzo (detto panel di controllo) con semplice acqua.
Viene da sorridere pensando che per gli scienziati si dia la stessa cosa al secondo ed al terzo gruppo.
I risultati sono insindacabili: le percentuali delle persone guarite grazie all'omeopatia sono le stesse di quelle guarite con l'acqua del rubinetto.